Rassegna Stampa

Il Nuovo Corriere,
   7 gennaio 2012 (PDF)


6 dicembre 2011

Opere da concimare, e poi da irrigare
Dopo lo zafferano di Vitone, alla Fattoria Montellori di Fucecchio arriva la scultura di ciclamini di Stefano Arienti
“Trovo affascinante il concetto di base delle opere realizzate alla Fattoria Montellori, l’attendere un intero anno l’apparizione di un’opera e poi il suo sparire per ripresentarsi, se cosi vorrà la natura, l’anno successivo”. È in queste parole, l’unicum delle installazioni commissionate dall’azienda agraria toscana: nell’essere realizzate con delle piante, e quindi – come nota Stefano Arienti – nel seguire le sorti della stagionalità, nel manifestarsi. Dopo Luca Vitone, che lo scorso anno lavorò con 570 bulbi di zafferano, è infatti l’artista mantovano a presentare nel 2011 la sua visione artistico-bucolica: e lo fa grazie a più di 800 ciclamini, che  riportano sul suolo la forma di una mano tesa. Dopo giornali, fumetti, elenchi telefonici, nelle campagne di Fucecchio i suoi medium diventano la terra ed i fiori: nella gallery di Artribune i risultati…


21 aprile 2011

Quando l’arte incontra il fiore
Alla Fattoria vitivinicola di Montellori, narcisi, tulipani e fiori di zafferano, diventano sculture, belle e precarie
A Fucecchio, l’arte riscopre la provvisorietà incontrando la natura. Già aperta ad incontri, mostre e collettive di arte contemporanea, la Fattoria vitivinicola di Montellori, rincorre un’idea di arte non immanente, in cui narcisi, tulipani e fiori di zafferano, si fanno materia e comunicano il pensiero dell’artista, attraverso il tempo (unico) delle rispettive fioriture. Tutte le opere sono visibili, su prenotazione, nel giardino vittoriano della villa del 1895, fra aiuole irregolari e dalle colture diverse, piante antiche e una collezione di viole odorose Un’intuizione che nasce dalla passione della famiglia Nieri per l’arte e l’agricoltura. Collezionisti e produttori di vino di tradizione centenaria con 60 ettari vitati, fra Cerreto Guidi e il Montalbano, Alessandro Nieri e Eva Perini, condividono questo progetto con alcuni amici artisti di fama internazionale. Oltre all’impatto visivo offerto anche dalle dimensioni, la particolarità sta nella fruibilità temporale, e quindi visiva, delle opere stesse, di massimo venti giorni all’anno. «E’ come se la natura facesse sua l’opera e poi ce la restituisse. Sparendo a seguito della sfioritura ci conquista mediante l’attesa del suo ritorno… La brevità della fioritura e quindi delle opere, il senso di ”effimero” che trasmettono, possono avvicinare questi lavori di arte ambientale alla musica, per l’emozione che suscitano, per poi sparire completamente» sottolinea Eva Perini. All’inizio, furono i narcisi. Scelti per il loro portamento e per una questione “anche estetica” in quanto il narciso è un “fiore dall’andamento diritto ed elegante”, che ben si presta alla realizzazione della forma. Nel 2009 furono messi a dimora mille narcisi gialli olandesi che, nella scorsa primavera, hanno dato vita all’opera di Remo Salvadori, Splendore del Giallo, «una trasposizione di luce, nel momento, di un lavoro in piombo ed altri metalli dell’artista». Contestualmente prese forma anche Labirinto Cretese; un vero labirinto, di 110 metri di un migliaio di narcisi bianchi, percorribile e con ingresso ad ovest,«dall’andamento introspettivo, dal sogno verso se stessi, in una estasi di profumi» dell’artista fiorentina Daniela De Lorenzo. Una forma di opera, «nata pensando al lavoro dell’artista -continua Eva Perini- come un progetto condiviso, dall’idea primaria a quella dell’artista che l’ha sviluppata». La terza opera, Convivio, è stata invece realizzata con 550 bulbi di zafferano di San Gimignano, ed è un omaggio alla Toscana dell’artista genovese Luca Vitone, visibile nel tempo della sua fioritura, ovvero nel mese di ottobre. È di questi giorni la prima fioritura dei tulipani rossi di Solco Rosso, l’ultima opera ammirabile, cronologicamente, nel giardino di origine ottocentesca. Pensata dall’artista concettuale Marco Bagnoli, è una linea di 660 tulipani olandesi lunga 60 metri che percorre la Fattoria di Montellori, e rappresenta una direzione ideale, ma figurativa, verso l’arte. Per goderne, occorre dunque affrettarsi. Le fioriture, come si sa, hanno un tempo breve e imprevedibile, dopo il quale, occorrerà aspettare un anno, nell’attesa che la natura ce le riproponga.
Laura Villoresi


15 aprile 2011

Arte: dal 16 aprile “Solco Rosso” di Marco Bagnoli in provincia di Firenze
“Solco Rosso” è l’opera di Marco Bagnoli che verrà inaugurata nel giardino della Fattoria Montellori a Fucecchio il 16 aprile. Il lavoro è una linea di 60 metri realizzata con oltre 600 tulipani rossi all’ interno dell’antico viale di pini del parco della Villa. Come le altre opere realizzate nel giardino di Montellori dagli artisti Remo Salvadori, Daniela De Lorenzo e Luca Vitone, anche quest’opera rappresenta un elemento tipico del lavoro di Bagnoli, la linea rossa simbolo della porta tramite la quale si accede al mistero dell’arte. A presentare “Solco Rosso” ci saranno con Bagnoli i musicisti e performers DiVolo & Tancredi.
 “Il 15 luglio del 2003 il giorno e la notte ho ripreso Luca ed Eleonora mentre suonano con un unico filo rosso due violoncelli e contemporaneamente me stesso che con una mano tengo l’occhio sull’ obbiettivo e nell’ altra il pennello mentre dipingo un modello lungo disteso del campo tra la collina e il fiume e in alto l’osservatorio del quinconce astrale e il colore rosso pigmento si stacca per immergersi nel fuoco dello specchio a toccare il modello riflesso che avremmo voluto dipingere con questa dinamica musicale anch’essa di seguenze e pause scandite dalla serie aurea solo che il pennello invade l’immagine e ora lo si propone altrimenti non potrebbe seguire la nuova figura fatta di una linea continua all’ orizzonte dello sguardo andremo necessariamente a salire una scala lungo il giavellotto magistralmente scagliato cosa c’è di più certo del suo volo?” Marco Bagnoli L’opera potrà essere visitata dal 17 al 30 aprile su appuntamento.