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Le origini di Montellori

Nel 1895 Giuseppe Nieri investì i proventi del commercio di pelli nell'acquisto della Fattoria Montellori. Questo primo passo segnò l'inizio di una tradizione che avrebbe definito l'identità dell'azienda. La proprietà comprendeva una cantina e terreni nelle zone limitrofe, gettando le basi per lo sviluppo futuro.

Il primo passaggio generazionale

Mario Nieri, figlio di Giuseppe, ampliò l'azienda acquisendo ulteriori terreni e introducendo vigne di Sangiovese e Trebbiano, ponendo le fondamenta per una viticoltura più strutturata.

L'inizio della viticoltura moderna

Con Giuseppe "Bepi" Nieri, Montellori si trasformò in una vera azienda agricola. Negli anni ’50 furono imbottigliati i primi vini con etichetta Montellori, segnando una svolta epocale. La cantina si modernizzò con l’introduzione di vasche di cemento per la fermentazione, un passo importante per migliorare la qualità.

Le sperimentazioni degli anni ’70

In questi anni furono impiantati vigneti di varietà internazionali come Chardonnay, Viognier, Sauvignon Blanc e Cabernet Sauvignon. Questa innovazione dimostrò una visione proiettata verso il futuro.

Gli anni ’80 e la nascita delle bollicine

Nel 1981 fu imbottigliata la prima annata del Montellori Brut, un omaggio alla passione per i vini dello Champagne. Il Podere del Montalbano, con i suoi terreni ideali, divenne il fulcro per la produzione dello spumante Pas Dosè, introdotto nel 1982.

L’affinamento e la crescita

Con Alessandro Nieri, Montellori intraprese un processo di miglioramento qualitativo. L’introduzione di un agronomo e un enologo, insieme alla ristrutturazione di edifici storici, segnò una nuova era per l’azienda. La cantina si espanse con un nuovo padiglione dedicato ai vini rossi.

Le grandi novità degli anni ’80-’90

Tra i successi di questo periodo ci sono la prima vendemmia del Moro nel 1988, pensato come supertuscan accessibile, e il Salamartano nel 1992, un blend bordolese che rappresenta tutt’oggi l’eccellenza di Montellori. Nel 1995 nacque il Mandorlo, un bianco che celebra l’internazionalità delle varietà coltivate.

L’inizio del XXI secolo

Gli anni 2000 segnarono una fase di consolidamento e apertura verso nuovi mercati. Il 2001 vide il lancio del Dicatum, un Sangiovese dedicato a Giuseppe Nieri II. Nel 2013 nacque il Pas Dosè Riserva, con fermentazione sui lieviti per 60 mesi, simbolo di eleganza e longevità.

La storia continua

Nel 2015 Montellori celebrò i 120 anni di attività, un traguardo che testimonia la solidità e la visione dell’azienda. Questo anniversario ha consolidato il legame tra la tradizione centenaria e il continuo desiderio di innovazione.

Gli anni successivi hanno visto l’introduzione di nuove sfide e opportunità: nel 2015 è stata raccolta la prima vendemmia di Pinot Nero, un passo importante per ampliare la varietà dei vini prodotti, mentre nel 2018 è stata celebrata la prima raccolta di Trebbiano Viti di 60 anni, archetipo della lunga vita di tutti i vini della tenuta.

Scopri le Tenute Montellori

Un viaggio tra i vigneti e la cantina di Montellori rivela una terra di storia e tradizione. Le colline e i borghi circostanti offrono una cornice ideale per una produzione vinicola d'eccellenza. Ogni visita racconta sapori e radici autentiche.

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